giovedì 12 marzo 2009

Da un weekend all'altro...

Carissimi,

le ultime settimane sono state talmente impegnative da farmi mancare qualche appuntamento nell'aggiornare il blog, come qualcuno ha puntualmente segnalato.
Dopo il soggiorno cantabrigense e il primo weekend di peregrinazioni turistiche, ho trascorso una fruttuosa settimana di lavoro, seguita da un lungo fine settimana in compagnia della Piki, giunta in visita dall'Italia, e in parte di Tino, mio vecchio e carissimo amico.

Con lui ci siamo incontrati a Londra, dove abbiamo fatto lunghe passeggiate esplorando quartieri, mercati e pub, oltre che visitare la bellissima British Library.
Ragione principale della nostra visita è stata la rappresentazione de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, alla Royal Opera House - Covent Garden. Stars della serata, da cartellone, Anna Netrebko e Elina Garanca. La Netrebko, ahinoi, ha però dato forfait ed è stata sostituita da una sconosciuta Eri Nakamura, che si è difesa con onore pur lasciandoci rimpiangere la nostra "Giulietta".

La cornice del teatro, tra l'antico e il moderno, ha aggiunto il tocco finale a una serata davvero piacevole, conclusa tra le vie di Soho dove ho mangiato il mio primo sushi.
Insomma, una vera uscita da dandy...ma non sono nuovo all'esperienza, come testimonia la foto che apre questo post, pubblicata sulla prima pagina di un periodico di informazione scaligera e scattata in occasione della primissima per i giovani del Don Carlo! [Dovrete attendere qualche tempo per la foto: la connessione a casa è lenta e potrò caricarla la prossima volta che vado in Library con il pc...!]

Rientrati a Oxford, con la Piki siamo ripartiti lunedì alla volta di Hereford: la cattedrale - niente di che, a dire il vero - possiede però un documento preziosissimo, la Mappa Mundi (1300 circa), un capolavoro della cartografia medievale, rappresenzione geografica, iconografica e allegorica del mondo allora conosciuto (e sconosciuto).
Lasciata Hereford, ci siamo dedicati a lunghe peregrinazioni nella campagna inglese, tra Herefordhire e Cotswolds.

Ora sono tornato alla base e ho ripreso il mio lavoro. Domenica prossima mi attende un pranzo wycliffita: sarò infatti ospite dalla super professoressa Anne Hudson, la maggiore esperta della tradizione dell'insegnamento di Wyclif nel movimento lollardo. Con me, saranno convitati Kantik Ghosh, il docente mio referente qui, e Rory Cox, il collega dottorando di storia che ho conosciuto ormai due mesi fa e che studia anche lui l'amato vecchio John. La prospettiva del consesso wycliffita mi entusiasma e mi terrorizza allo stesso tempo...spero di essere all'altezza!

Per il resto, qui a Oxford procede tutto benissimo: mi sento proprio a casa e ormai ho legato con tante persone. In primo luogo, con i miei vicini italiani, con cui vado molto d'accordo.
Poi ho tre amici inglesi, Rory, Henry e Tristan con i quali mi vedo qualche volta in settimana. Non mancano altri contatti, infine, che contribuiscono a rendere ancora più piacevole il mio soggiorno.

Quanto infine all'ambiente circostante, sto raccogliendo ulteriore materiale folkloristico e credo che settimana prossima sarò pronto a offrirvi un nuovo saggio di etnografia di questo popolo bizzarro e affascinante.

Vi mando un abbraccio,
Gigi

2 commenti:

  1. Ebbravo!!!

    Ma c'era anche il Dr. Frankenstin a Hereford??
    Mi viene in mente...
    Inga: Werewolf!
    Dr. Frankenstein: Where wolf?
    Igor: There.
    Dr. Frankenstein: What?
    Igor: There wolf. There castle.

    Hereford? Whereford??

    Ah, e un messaggio di benvenuto tra i Jappo Addicted - vedrai, se ci provi ancora qualche volta non ne potrai più fare a meno!!!

    Baci fratel coniglietto!

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  2. Finalmente sembra che google sia tornato a volermi bene e mi lasci fare i miei commenti su questo blog!!
    Confermo tutto, bellissima l'opera ma la perla della serata resta la fanciulla completamente vestita di paillettes argentate e pettinata à la Cleopatra, che non abbiamo potuto non notare all'uscita. Anche la coppetta di gelato venduta nel foyer all'intervallo l'ho trovata una cosa carina, alla scala storcerebbero il naso...pfui!
    Che altro aggiungere? Una cosa devo ammetterla: lassù sembri proprio nel tuo ambiente naturale! Però trorna, dai... anche qui non è male.
    Baci, Piki

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